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Il sonno è un bisogno umano fondamentale, importante per la buona salute come la dieta e l’esercizio fisico. Quando dormiamo, i nostri corpi riposano ma il nostro cervello è attivo. Il sonno pone le basi per una giornata produttiva. Sebbene la maggior parte delle persone abbia bisogno di 7-9 ore di sonno ogni notte per funzionare bene il giorno successivo, la National Sleep Foundation (NSF) nel 1998 ha rilevato che la donna, età media dai 30 ai 60 anni, dorme solo 6 ore e 41 minuti durante la settimana. Quindi per la festa della donna riprendiamo in mano questo articolo.

7 anni dopo

Un sondaggio più recente della NSF sul sonno in America, risalente al 2005, ha rivelato che le donne hanno maggiori probabilità di avere difficoltà addormentarsi e rimanere addormentate. Insieme a un maggior rischio di sperimentare più sonnolenza diurna alcuni giorni a settimana. La ricerca ha dimostrato che dormire troppo poco porta a sonnolenza diurna, aumento degli incidenti, problemi di concentrazione, scarso rendimento sul lavoro e a scuola e, possibilmente, aumento di malattie preesistenti e aumento di peso.

Avere la giusta quantità di sonno è vitale, ma altrettanto importante è la qualità del sonno. Condizioni biologiche uniche per le donne, come il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa, possono influenzare il modo in cui una donna dorme. Questo perché i mutevoli livelli di ormoni che una donna sperimenta durante il mese e durante tutta la sua vita, come l’estrogeno e il progesterone, hanno un impatto sul sonno. Comprendere gli effetti di questi ormoni, i fattori ambientali e le abitudini di vita può aiutare le donne a dormire bene la notte.

Le donne quindi dormono peggio degli uomini

Quasi il 14 % di uomini e donne soffre di disturbi del sonno. Tuttavia, i problemi di sonno colpiscono statisticamente più le donne che gli uomini. Una nuova ricerca, sempre della NSF ha raccolto i seguenti dati:

  • Insonnia, in percentuale le persone affette sono 63% donne e al 37% uomini;
  • Disturbo alimentare correlato al sonno, il 66% di chi ne soffre, è di sesso femminile;
  • Dolori notturni, colpisce più le donne, 58%, degli uomini, 42%;
  • Sindrome delle gambe inquiete, il 18% della popolazione totale femminile ne è affetta.

In questi quattro esempi è facile comprendere come l’incidenza sul campione di ricerca dei disturbi è maggiore per gli individui di sesso femminile.

Per le lavoratrici notturne

Un’altra alterazione del riposo, che può comportare maggiori rischi di salute nel gentil sesso è il lavoro notturno. Nel caso del lavoro a turni, con turnazione notturna, va ad alterarsi quello che è il normale ciclo sonno-veglia, modificando così la capacità del nostro corpo a reagire agli stimoli esterni; a causa di diversi ormoni.

Lavorare di notte e la rotazione dei turni possono causare irregolarità nel ciclo mestruale; difficoltà a rimanere incinta; più alti tassi di aborti; nascite premature e bambini sottopeso alla nascita. Questo più delle donne che lavorano di giorno; anche se la maggior parte delle donne che lavorano a turni hanno bambini normali e comunque una vita sana. I cambiamenti nell’esposizione alla luce e al sonno perduto causati dal lavoro a turni possono avere effetti biologici o ormonali che non sono ancora del tutto chiari.

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Fonti:

NSF: https://www.sleepfoundation.org/articles/women-and-sleep

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