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Ti sei mai svegliato al mattino con l’impressione di aver dormito a malapena? Probabilmente ci siamo passati tutti. Molti fattori potrebbero contribuire a questo, ma alla fine della giornata, è molto probabile che non stai attraversando correttamente le fasi del sonno per consentire al tuo corpo e al tuo cervello di recuperare.

Comprensione dei cicli del sonno

Non lasciarti ingannare dagli occhi chiusi e dall’espressione placida di qualcuno che dorme: durante queste ore dormono molte attività. Una volta sistemati sotto le coperte, non solo ci sono cinque fasi distinte del sonno, ma le fasi si ripetono per tutta la notte. Il sonno è in realtà un argomento molto affascinante quando si analizzano i dettagli.

Ciò che rende unico ogni stadio del sonno sono le variazioni delle frequenze delle onde cerebrali, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la mobilità muscolare e la respirazione che caratterizzano ogni fase specifica che attraversiamo. Tra il momento in cui chiudiamo gli occhi e, 7-8 ore dopo, poi risvegliati dalla sveglia, la nostra attività delle onde cerebrali sarà rimbalzata avanti e indietro da quasi nessuna attività a un’intensa attività ripetutamente.

Tutta questa attività del sonno era praticamente sconosciuta fino agli anni ’50, quando dormire e sognare erano semplicemente un mistero. Fino ad allora, si pensava che il sonno non fosse altro che un periodo di riposo tranquillo e inconscio per i corpi, e si pensava che l’attività cerebrale cessasse. Tutto è cambiato nel 1953 quando gli scienziati hanno usato l’elettroencefalografia (EEG) per misurare le onde cerebrali durante il sonno. Attraverso quella tecnologia, oltre a registrare il movimento degli occhi e degli arti, è stato scoperto che c’erano varie fasi del sonno coinvolte.

Le 5 fasi del sonno

Il complesso viaggio nel sonno comprende cinque fasi distinte, quattro fasi nREM (movimento rapido degli occhi) e la fase REM, ciascuna con un ruolo specifico da svolgere nel mantenimento della nostra salute e benessere. Questo spiega perché c’è così tanta enfasi su un sonno di qualità, in quanto è essenziale per la nostra salute fisica e mentale. Considera il ciclo del sonno simile a una stazione di ricarica, preparandoci ad essere vigili e ad alto funzionamento per il giorno a venire.

I ricercatori del sonno usano qualcosa chiamato un ipnogramma per registrare l’attività del sonno. Nel tracciare lo schema del tipico sonno, mentre attraversiamo tra le cinque fasi del sonno ogni notte, la grafica risultante, chiamata architettura del sonno, ricorda la skyline di una città. I picchi e le valli rivelano la natura ripetitiva del sonno e quanto tempo potremmo trascorrere in ogni particolare fase del sonno. In media, ogni fase viene vissuta per circa 90 minuti in totale ogni notte, anche se un secondo pezzo di torta viene speso nella seconda fase del sonno. Il tronco cerebrale controlla i modelli di architettura del sonno, la pressione sanguigna, la respirazione e la frequenza cardiaca.

Fase uno:

questa fase nREM presenta la fase più leggera del sonno. Ci stiamo allontanando, passando dalla veglia al sonno, permettendo al nostro cervello di chiudersi dal pensiero cosciente mentre i nostri corpi iniziano a rilassarsi. Mentre cadiamo nel sonno, la respirazione è ancora regolare, il movimento degli occhi è lento, roteante e il tono muscolare è presente. Può verificarsi la sensazione di cadere e un brusco movimento a scatti chiamato spasmi ipnici. Durante questa fase assonnata, la frequenza del cervello EEG è più lenta, indicata come onde alfa, rispetto alla veglia.

Seconda fase:

durante questa fase, il movimento degli occhi si interrompe e ne conseguono onde lente, note come theta. Circa la metà delle nostre ore di sonno sono spese collettivamente in questa fase del sonno. La seconda fase prevede un sonno leggero, con un rallentamento della frequenza cardiaca e una temperatura corporea più bassa. Durante questa fase, l’attività muscolare si alterna tra tono muscolare e rilassamento muscolare. Si verificheranno scoppi occasionali di rapida attività cerebrale noti come fusi del sonno.

Fasi tre e quattro:

durante queste profonde fasi del sonno, raramente si verificano risvegli, quando suscitano qualcuno in questa fase appariranno intontiti e disorientati. Le onde cerebrali rallentano ulteriormente, indicate come delta. Durante questa fase, possono verificarsi sonnambulismo, incubi o altri disturbi del sonno. Non vi è alcun movimento degli occhi, la respirazione diventa più profonda, più lenta e più rumorosa e la pressione sanguigna scende ulteriormente. Questo sonno ad onde lente delta è la fase più rigenerante del sonno, durante la quale gli ormoni della crescita riempiono i tessuti e i muscoli.

Fase cinque:

questa è la fase unica del movimento rapido dell’occhio (REM) del sonno, durante la quale il cervello è estremamente attivo e acuto, quasi attivo come nello stato di veglia. In effetti, l’EEG durante la fase REM del sonno assomiglia a quello di qualcuno che è completamente sveglio. L’etichetta REM è dovuta ai rapidi movimenti guizzanti degli occhi in questa fase del sonno. Durante il sonno REM, il corpo è praticamente paralizzato, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna aumentano e la respirazione diventa più superficiale e più irregolare. In questa fase REM spendiamo circa il 20% del nostro ciclo del sonno. Lo stadio REM è la fase in cui si verificano i sogni, quindi quando siamo svegliati durante questo stadio tendiamo a ricordare i nostri sogni.

La sequenza dei vari stadi del sonno si presenta fuori servizio una volta che si è verificato il primo ciclo di stadi non REM. Ciò significa che dopo che sono stati completati i primi modelli degli stadi 1, 2, 3 e 4, un ritorno allo stadio 2 avviene prima che venga inserito un breve stadio REM. Successivamente, lo stadio 2 viene ripetuto di nuovo, con periodi REM più lunghi che si verificano e così via.

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Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rapid_eye_movement

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