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Dormire poco e male può danneggiare il nostro benessere psicofisico, come abbiamo già visto in altri nostri articoli, tuttavia pochi sanno quali sono i lati positivi del sonno notturno per il nostro organismo; scopriamoli in questo breve articolo.

La capacità di “autopulitura” del cervello

Ricordiamo sempre che dormire è un bisogno primario, del quale non possiamo fare a meno. Ma questo perché?

Anzitutto perché (ovviamente) i muscoli, i tendini e i nervi si rilassano, distendendosi e riposando, recuperando le energie, ma non solo. Durante il sonno il nostro cervello può eliminare delle sostanze dannose che si sono accumulate in esso durante il giorno per lo sforzo e lo stress. In maniera analoga a quanto avviene per i muscoli, attraverso il sistema linfatico che permette l’eliminazione dell’acido lattico dopo un’intensa e duratura attività fisica.

In particolare si reputa che le persone che dormono meglio e un adeguato quantitativo d’ore  , siano meno soggette ad essere colpite da patologie cerebrali come il morbo di Alzheimer.

La circolazione del sistema glinfatico, ossia del sistema circolatorio cerebrale, è migliore durante il sonno. In questo modo il cervello potrà “pulirsi” autonomamente.

Allenare la memoria

Dormire aiuta a tenere allenata la memoria. Infatti durante il sonno la memoria a breve termine diventa memoria a lungo termine. In tal modo i ricordi si consolideranno nella nostra mente.

Esiste uno studio dell’università di Berkeley che dimostra come un’ora circa di sonno pomeridiano migliori la memorizzazione di nuove informazioni. Per fissare i ricordi invece è necessario un riposo notturno continuativo e ristoratore, questo è dimostrato dall’università di Stanford. Le interruzioni del sonno riducono la nostra capacità di immagazzinare informazioni ed esperienze vissute durante la giornata.

Aumenta il rendimento nello studio e stimola la creatività

Studio dormire

Tutti questi lati positivi possono avere soltanto buone ripercussioni sulla nostra capacità di elaborazione dati. Sia essa applicata sul posto di lavoro o dietro i banchi di scuola. Esistono numerosi studi e ricerche che relazionano come gli studenti che dormono una giusta quantità di ore per notte abbiano un rendimento migliore e più costante di coloro che invece non riposano adeguatamente. Questi ultimi in particolare hanno manifestato sintomi tipici della sindrome da deficit di attenzione e iperattività. In alcuni casi si è notato una soglia d’attenzione ridotta.

Dormire aiuta anche la nostra creatività. Attraverso i sogni, ma anche attraverso i processi di rielaborazione delle esperienze vissute durante la giornata. Processo in cui vengono selezionati gli stimoli più importanti. Uno studio dell’università di Harvard ha verificato come la capacità di elaborare nuove soluzioni sia maggiore di circa un terzo, in caso si dorma adeguatamente.

Logicamente, affinché il nostro sonno sia il migliore possibile, potrebbe esser necessario acquistare un nuovo materasso, possibilmente in memory foam Made in Italy.

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