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Stare a casa durante la quarantena, lavorare ore e ora davanti a un PC; svegliarsi ogni giorno sempre più rigidi e legati. Sviluppare il mal di schiena, in una qualsiasi delle sue forme, è molto facile se non si fa attività fisica a sufficienza e se non si dorme sul miglior materasso possibile.

Un italiano su quattro ha mal di schiena

Secondo una statistica elaborata nel 2017 (leggi qui), circa 15 milioni di italiani ha dolori alla schiena, il 25% della popolazione del paese (circa). Tradotto vuol dire semplicemente che almeno un italiano su quattro ha mal di schiena. Questo numero però va letto con attenzione.

Buona parte delle persone a campione è in età lavorativa (più della metà), svolge professioni sedentarie o logoranti. Le categorie più a rischio sono gli operai del settore industriale, gli autotrasportatori e gli impiegati. A questi si aggiungono gli over 60, che spesso hanno svolto professioni impegnative dal punto di vista fisico.

Ogni anno circa 50000 interventi

Sempre secondo le stime del 2017, ogni anno 50000 persone nel nostro paese si sottopongono ad interventi per risolvere l’ernia discale (o ernia del disco) la principale patologia che causa, o è connessa al mal di schiena.

A queste decine di migliaia di interventi si sommano i milioni di persone che soffrono di altri disturbi, quali: cervicalgia, sciatalgia, lombalgia e disturbi posturali. Ovviamente non tutti i casi sono uguali ed è opportuno fare distinzione tra patologie croniche e acute. Ad esempio, una persona che soffre da mesi (a volte) anni, di dolori cervicali, può avere una patologia cronica; mentre chi è affetto dal colpo della strega, sperimenta un disturbo acuto. In tutti i casi, comunque, di dolori alla schiena, la cosa migliore è consultare un medico fisiatra, molto spesso basta della buona riabilitazione e un po’ di giusta terapia per ridurre il problema. Anche se sono in aumento gli interventi con nuove tecniche, che vengono spesso lasciati come ultima spiaggia.

L’impatto economico del mal di schiena

Apriamo una parentesi che spesso non viene considerata, ma che è sempre attuale, l’impatto che ha sull’economia il mal di schiena. Un italiano su quattro ne è affetto, di questi, come abbiamo detto prima, più della metà sono in età lavorativa. Incrociando i dati, si arriva a stimare che 6 lavoratori su 10 devono sopportare disturbi come cervicale, ernie e lombalgie. In alcuni casi è richiesto il riposo, una media di circa 3 giorni di malattia ogni anno. L’impatto che ha sull’economia il mal di schiena, studiando questi dati è di quasi 8 miliardi di Euro annui. Una cifra importante, se si pensa che molti di noi dicono. “E’ solo un po’ di mal di schiena.”

Occorre quindi prendere atto se si hanno dolori alla schiena e rivolgersi sempre (e sottolineo sempre) ad un medico , senza trascurare il fatto che spesso, un valido aiuto può essere dato dalla sostituzione del letto.

Scegliere il miglior materasso

Consultare il medico, quindi, è il primo passo da fare sia in caso di disturbi acuti, che in caso di disturbi cronici. Evitate, se possibile, di ricorrere ad antinfiammatori generici ad assunzione orale e soprattutto cercate di non orientarvi sui rimedi fai-da-te trovati in qualche sito internet. Se volete consultare un buon sito web cercate quelli di associazioni mediche accreditate (ad esempio a questo link).

Una cosa che va tenuta a mente è questa, oltre alle terapie e ai consulti medici, occorre valutare di cambiare il materasso e sostituirlo con un nuovo prodotto. Lo stesso discorso può valere per la rete a doghe e i cuscini. Scegliere il miglior materasso per il mal di schiena è importante ed è sempre bene contattare un produttore prima di acquistare. Questo perché i materassi sono personali e vanno scelti tenendo conto di diversi fattori. Il primo di questi è il peso della persona, abbinato alle patologie croniche o acute, da cui può essere affetta.

Evitare i materassi rigidi o morbidi

Arriviamo al nocciolo del problema, quale è il miglior materasso per chi ha mal di schiena? La risposta è: dipende. Ad esempio, una persona che pesa 130 chilogrammi, avrà bisogno di un materasso che sostenga il peso del corpo, quindi un materasso rigido, ma che riesca a seguire il profilo corporeo. Al contrario, una ragazza in fase di sviluppo, che pesa 40 chilogrammi, deve usare un materasso anatomico, che sia più soffice e segua il profilo del corpo.

Per questo è importante, chiedere il consiglio di un produttore, oltre a quello del medico. Poiché il produttore sa quale può essere il prodotto più adatto, in più, spesso, i produttori collaborano con i medici per creare nuovi materassi, studiati per determinate categorie di persone.

Il miglior materasso non basta

In conclusione, se hai il mal di schiena, non devi pensare che il materasso da solo, risolva il tuo problema. Devi tenere in considerazione che potresti cambiare stile di vita, fare più movimento. Ma soprattutto devi consultare il tuo medico. per capire come ridurre il problema.

Così come ricordiamo che a letto passiamo 1/3 della nostra vita, bisogna pensare anche ai 2/3 che passiamo fuori dal letto. Quindi curare anche la postura e le attività giornaliere, migliorerà il riposo e viceversa. L’importante è scegliere con cura.

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