La camomilla è usata come medicina tradizionale da migliaia di anni; per risolvere problemi di ansia e rilassare tutto l’apparato digerente, in particolare lo stomaco. Universalmente la è meglio conosciuta come ingrediente per l’infuso, al quale ci si riferisce per sineddoche.
Tolta la sua utilità di favorire il sonno; la camomilla è considerata una pianta salutare da sempre, utilizzata in molte culture per disturbi di stomaco, oltre che come blando sedativo. Alcuni studi, principalmente utilizzando combinazioni con altre piante, dimostrano che possono esserci potenziali benefici maggiori per la salute. Tuttavia, come con qualsiasi prodotto combinato, è difficile dire che un beneficio provenga da una qualsiasi delle piante del suo insieme.
Certo è che la camomilla, così come gli infusi o gli aromi di altre erbe (di cui abbiamo già parlato) in diversi casi hanno dimostrato di alleviare mal di stomaco, bruciore di stomaco, nausea e vomito. Questo forse per via del suo effetto miorilassante.Diversi test hanno suggerito che un risciacquo della bocca con l’infuso tiepido potrebbe alleviare le ulcere della bocca causate trattamenti invasivi, come la chemioterapia.
Alcune teorici la consigliano vivamente per i bambini con problemi come coliche, diarrea, emorroidi, oltre che per la conosciutissima funzione contro ansia e insonnia. Infine, creme e impacchi a base di camomilla possono aiutare la pelle a rimarginare ferite, ustioni, eczemi e irritazioni.
Tuttavia, ricordiamo sempre, tutte le piante che hanno effetto sul nostro organismo hanno delle dosi consigliate. Per tal motivo anche per la camomilla esistono delle dosi consigliate, a seconda delle modalità di assunzione. Ad esempio per un adulto la dose, in compresse concentrate, va da 400 a 1600 milligrammi al giorno.
Tuttavia, non esistono prove certe di gravi effetti dannosi in caso di sovradosaggio, attestato in casi veramente isolati. La modalità di consumo più diffusa è l’infuso, realizzato in acqua bollente, con la classica bustina. In questo caso il dosaggio è assai poco rilevante. Ancor meno diffusa è la camomilla in cibi e altre bevande.
Universalmente, la camomilla è una pianta sicura, quasi del tutto priva di effetti dannosi; questo discorso è valido se non è assunta in dosi più che considerevoli. In questi casi può portare a sonnolenza (logicamente) e vomito, per via dell’azione che svolge sull’apparato nervoso e digerente.
Esiste, sia pur in casistica estremamente ridotta, la possibilità di reazione allergica in soggetti ipersensibili; ciononostante, casi reazioni simili sono scaturite da piante come margherite e crisantemi. Tuttavia nel remoto caso di sospetta allergia o ipersensibilità bisogna rivolgersi al proprio medico, prima di allarmarsi.
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