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Negli articoli precedenti abbiamo visto che non esiste un’ora perfetta per andare a dormire. Nonostante questo alcuni esperti hanno proposto che forse, per migliorare l’igiene del riposo, occorrerebbe programmare una sveglia alla rovescia per andare a dormire alle 20.45.

La tendenza ad una vita frenetica

Palestra, aperitivi, jogging e mille altri impegni, per molti il lavoro. Sono sempre di più in Italia le persone che stanno sveglie fino a sera tardi, anche se magari devono svegliarsi all’alba. Avere tempo per noi e per il nostro relax, diventa sempre più difficile, dato il quantitativo di attività che dobbiamo fare ogni giorno.

Per svegliarsi bene sarebbe cosa buona e giusta fare colazione con calma, godersi un bel bagno caldo o una doccia, magari fare un po’ di esercizio. Lo stesso discorso vale prima di coricarsi (leggi qui). Alcune volte, proprio per reggere il ritmo frenetico dei nostri giorni, occorre proprio rallentare e ricaricare le batterie.

Seguire il proprio cronotipo e migliorarlo

Logicamente non tutti siamo portati a svegliarci presto e essere operativi di buon mattino, perché questo in buona parte dipende dal nostro cronotipo (leggi qui). Tuttavia nulla ci vieta di fare un tentativo per migliorare i nostri ritmi vitali. Infatti, per quanto possiamo essere portati a essere operativi la sera, bisogna tenere a mente che l’essere umano è una creatura diurna.

Per questo, anticipare l’ora di sveglia per poter godere al meglio della giornata, potrebbe essere un consiglio validissimo per tutti. E il primo passo da fare è anticipare l’ora della buonanotte. In pratica bisogna cercare di andare a dormire alle 20.45. Anche se per molti di noi quello è il normale orario di cena; mentre nel weekend diventa l’orario tipico dell’uscita di casa, specie per i più giovani.

Andare a dormire alle 20.45

Fermiamoci a pensare un momento, in media, quali che siano i nostri ritmi vitali. In media restiamo svegli 14/15 ore al giorno, spesso la sera abbiamo alle spalle una giornata di lavoro e anche qualche ora di sport; quindi non possiamo di certo essere efficienti al 100%. Se poi aggiungiamo che la sera molti di noi si attardano a guardare un film alla televisione o a usare il cellulare, non è difficile capire che la mattina dopo saremo ancora più stanchi di quando ci siamo coricati.

Ecco perché quindi, dovremo tutti andare a dormire alle 20.45 circa, considerando i nostri ritmi vitali. Nonostante ciò, se i cambiamenti drastici vi fanno paura, potete sempre anticipare gradualmente l’ora della buonanotte. Magari iniziando a coricarvi alle 22.00 o alle 21.30. Inizialmente sarà faticoso, specie per i nottambuli inguaribili, ma poi diventerà tutto più semplice. L’unica cosa da superare è la paura che abbiamo di perderci qualcosa.

Paura di perdersi qualcosa

Rimandare alla sera tutti i momenti che vorremmo dedicare a noi stessi è un errore, perché è anche facile che accada qualcosa che ci impedirà di andare a dormire all’orario pronosticato. Per questo tutti dovremmo svegliarci un po’ prima ogni mattino, godendo al pieno della calma e delle prime ore di luce.

Ma per quale motivo cerchiamo a tutti i costi di non perderci mai nulla; molto semplice. La causa della nostra tendenza frenetica è riconducibile alla “Paura di perdersi qualcosa” o “Fear of Missing Out (in inlgese FOMO). Una tipologia di ansia sociale che spinge noi tutti, abitanti del Terzo Millennio, a voler dimostrare, a qualsiasi costo, di avere un vita piena, felice e interessante. Anche su questo occorrerebbe fare un passo indietro, piuttosto, e capire che non abbiamo nulla da dimostrare a nessuno.

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