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La schiuma di poliuretano viscoelastico è un materiale termosensibile, che reagisce alle differenze di temperatura. Per questo motivo l’utilizzo di un coprimaterasso può pregiudicarne le proprietà tecniche e le caratteristiche, andando ad intaccare quella che è la nostra percezione del prodotto. Che risulterà essere meno comodo, oltre che, sul lungo termine, meno benefico.

Al memory piace il caldo

Essendo un materiale termosensibile, il memory foam reagisce alla temperatura corporea, in particolare al calore. Infatti, quando si scalda, la schiuma poliuretanica viscoelastica che lo compone si ammorbidisce. Seguirà la linea e la forma del nostro corpo. La temperatura ideale, affinché il materasso si deformi debitamente, si aggira attorno ai 36 °C. Appena inferiore a quella corporea di un individuo adulto in buona salute.

Raggiunta la temperatura la schiuma raggiungerà il suo massimo grado di deformazione, creando, assieme alla pressione, un “calco perfetto” della nostra posizione di riposo. Questo durerà per tutta la notte, sparendo alla mattina, riprendendo il suo profilo originario. Questa è, in parole povere, la sua capacità di memoria, che le è valsa il nome con cui è comunemente conosciuta la schiuma poliuretanica viscoelastica.

Coprimaterasso: perché no?

Passiamo ora al coprimaterasso; cos’è? Qual’è la sua utilità?

Il coprimaterasso è un elemento in più, che viene inserito direttamente sul materasso, senza togliere la fodera, prima delle lenzuola. Il suo compito è proteggere il materasso da sporco, sudore e batteri, facendolo restare integro per più tempo. I più utili sono i coprimaterasso impermeabili, da usare nei letti dei bambini piccoli, che non riescono ancora a controllare gli sfinteri.

Di solito il coprimaterasso è realizzato in spugna, dotato agli angoli di elastici particolari che servono a mantenerlo teso e aderente al materasso. Sul materasso in memory, studiato per avere la massima ergonomia possibile e per adattarsi in base al calore corporeo, il coprimaterasso non sta proprio “come il cacio sui maccheroni”. Anzi, è vero l’esatto contrario.

Principalmente perché un coprimaterasso in spugna (il modello più diffuso) va ad aumentare il volume e lo spessore occupato dal materasso. In seconda sede perché potrebbe impedire la corretta circolazione d’aria esterno-interno, facendolo percepire come più caldo. A questo si aggiunge il fatto che “isola” il materasso in memory dal calore, in questo modo non riuscirà a modellare la sua forma sulle nostre linee corporee come dovrebbe.

Se proprio non si vuole farne a meno…

Non è però assolutamente vietato utilizzare un coprimaterasso su di un materasso in memory foam. Anche se le fodere in cui viene inserito il materasso sono pensate dai produttori appositamente per enfatizzare quanto più possibile le proprietà del materasso stesso, esistono in commercio dei coprimaterasso che possono essere usati senza incidere significativamente sul prodotto e quindi sul riposo. Basta scegliere un prodotto sottile e leggero, con uno spessore minimo, realizzato in fibre naturali, ma che sia altamente traspirante. In questo modo l’aria circolerà all’interno del materasso.

Con un coprimaterasso sottile e altamente traspirante, il materasso in memory foam potrà comunque funzionare adeguatamente. Benché, ribadiamo, sarebbe bene evitare di utilizzare su un materasso termosensibile un rivestimento che potrebbe comprometterne il corretto funzionamento. Infatti, una copertura in più potrebbe cambiare il modo in cui il materasso percepisce il calore. Altra eccezione è quella rappresentata dai bambini piccoli oppure dalle persone che devono stare per forza a letto. in questi casi, logicamente, è lasciata libera la valutazione per la scelta di un coprimaterasso impermeabile; che potrebbe risolvere problemi come l’enuresi o l’incontinenza, senza che sia danneggiato il materasso.

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