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Delle cimici dei materassi abbiamo già parlato in un nostro vecchio articolo (se siete interessati potete leggere qui), sia del loro ciclo vitale che dei danni che possono provocare. Esistono diversi metodi per ostacolare la proliferazione di questi fastidiosi parassiti ematofagi. Anticipiamo subito che la loro presenza non è sempre associata a scarsa igiene dell’ambiente domestico, ma al caso.

I luoghi da dove arrivano le cimici dei materassi

Le cimici dei materassi arrivano nelle nostre case da svariati luoghi di aggregazione pubblica, soprattutto se dotati di sedili o poltrone imbottite. I privilegiati, per questo motivo sono i mezzi pubblichi, alberghi e bed&breakfast, visto l’altissima diversità di utenti che li frequenta.

Evitando inutili allarmismi, dato che il problema ha nel nostro paese una casistica estremamente ridotta, difendersi dalle cimici dei materassi, o meglio, prevedere le possibilità di infestazione, è piuttosto arduo, proprio per la natura casuale che può avere l’infestazione. Quello che più spaventa l’opinione pubblica è il fatto che possono trovarsi in una casa pulita o ordinata. È sufficiente una fessura nel telaio del letto, una crepa o un buco.

Quindi, anche nell’albergo più pulito, innovativo e ordinato del mondo, possono esserci delle cimici. Ma questo non va mai attribuito ad una cattiva gestione o a una cattiva pulizia, bensì a semplice sfortuna. Le cimici sono predatori, quindi cercano di stabilirsi in luoghi dove hanno possibilità di nutrirsi, su tutti gli alberghi e i mezzi pubblici, per la caratteristica di avere un alto numero di clienti.

La puntura della cimice dei materassi

Sfatiamo un altro mito per ridurre gli allarmismi in merito alle cimici dei letti, le punture. Partiamo dal primo fatto, la puntura delle cimici dei materassi è indolore, né più né meno quanto possa esserlo quello di una normalissima zanzara. Infatti la loro saliva è anestetica, quindi è praticamente impossibile, a meno di non essere entomofobi (terrorizzati dagli insetti), accorgersi di esser punti.

Anche se ciò avvenisse, è molto difficile dire se, una volta svegli, trovando una puntura si tratta di una puntura di cimice. Numerosi, anche in Italia, sono gli insetti che mordono o pungono gli uomini: zanzare, acari, pulci, ragni e persino le zecche. La scelta è vasta, ma per essere punti occorre sempre una buona dose di sfortuna.

Oltre alla sfortuna, importante è ricordare che l’organismo umano reagisce diversamente, a seconda dell’età e dello stato fisico, alle punture degli artropodi. Ragion per cui due persone diverse, reagiranno anche molto differentemente, anche se son state punte dallo stesso insetto; in particolare le cimici dei materassi possono lasciare segni evidenti, come non lasciarne affatto.

Igiene e malattie

Nonostante ci siano alcune ipotesi della trasmissione di malattie dalla cimice all’essere umano, non esiste, almeno in Italia, alcuna prova concreta che esse trasmettano delle patologie. La loro infestazione, più che danno generale, da più un senso di incuria ambientale e personale; quindi è più un fastidio che altro.

Possono esserci comunque delle reazioni allergiche o delle infezioni (legate più al fatto di grattarsi, in questo caso il rischio è paragonabile a quello di infettare una puntura di zanzara). Più che altro importantissimo è l’impatto emotivo che hanno sul nostro riposo, meno sicuro se non altro per il dubbio che possano esserci questi intrusi in casa. Se siete interessati ad approfondire leggete pure qui…

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