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Quante volte ci piacerebbe dimenticare; anche se è impossibile, apparentemente. Eppure si può dormire per dimenticare. Abbiamo già trattato in altri nostri articoli la possibile funzione del sonno; qual è la differenza tra dormire e riposare. Come possiamo permettere al nostro organismo di rigenerarsi durante le ore notturne. Ancora restano in parte sconosciuti i meccanismi che permettono al nostro organismo di ricaricarsi quando chiudiamo gli occhi per riposare.

Il riposo del corpo, ma la mente resta attiva

Quando chiudiamo gli occhi per addormentarci in realtà capitano diverse cose nel nostro cervello. Infatti se da un lato il nostro corpo è fermo nel letto, sotto le coperte; il cervello rimane comunque attivo. Anche se il corpo si “addormenta” prima, la sequenza di spegnimento del cervello non è quella che si potrebbe immaginare.

Studi di ricerca, già resi noti nel 2013, hanno dimostrato che il cervello si addormenta secondo diverse fasi, corrispondenti ognuna ad una diversa zona del cervello. Prima della corteccia cerebrale, che è responsabile di attività cognitive, sensoriali, motorie e di linguaggio, entra in stato di sonno l’ippocampo, che è l’area responsabile della memoria nel nostro cervello.

Lo straordinario potere di una buona notte di sonno

Quando siamo svegli le informazioni che vengono elaborate dal nostro cervello, le nozioni apprese e da ricordare sono un quantitativo spropositato. Il sonno è un momento in cui il nostro cervello analizza e memorizza tutte queste informazioni.

Questo perché quando dormiamo tra le nostre sinapsi possono occuparsi per creare milioni di diverse connessioni neurali che permettono i meccanismi di memorizzazione e di apprendimento. Per questo quando si studia bisogna riposarsi il più possibile (leggi qui se sei interessato).

Scegliere cosa ricordare e cosa dimenticare

Ovviamente delle migliaia di informazioni che ogni giorno riceve il nostro cervello non tutte possono essere immagazzinate. Gli esperti chiamano il processo di cernita del cervello ipoteosi omeostasi sinaptica. Tramite questo meccanismo il nostro cervello, similmente a un computer che esegue una scansione, sceglie cosa va messo nella memoria a lungo, medio e breve termine.

Il superfluo viene sempre eliminato. Ma se mentre dormiamo le sinapsi sono così attive, come fa il cervello a riposare? Semplicemente durante la notte si ha un breve momento in cui la loro attività scema. In questo modo possono ricaricarsi per poter ricominciare a svolgere la loro funzione il giorno successivo.

Dormire per dimenticare

L’ipoteosi omeostasi sinaptica permette non solo di fare pulizia di tutti quei “files” che abbiamo in testa.  Per fare questo la componente emotiva del cervello si disattiva, cosicché tutto il processo è interamente analitico.

L’inattivazione dell’emotività è dovuta all’abbassamento dei livelli di norepinefrina (o noradrenalina). In questo modo le sensazioni negative che proviamo al risveglio risultano essere minori.

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Fontihttps://www.lastampa.it/2013/12/13/scienza/il-cervello-si-addormenta-a-tappe-la-memoria-cede-per-prima-mKx5JoeDTY54OmDI15nPYJ/pagina.html

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