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Dimenticarsi di stare fuori a studiare tutta la notte: c’è un modo più riposante di prepararsi agli esami. Una nuova ricerca dei neuroscienziati della Northwestern University di Chicago mostra che è possibile imparare mentre dormiamo. Quindi studiare dormendo.

Studiare dormendo, dove sta il trucco

Il trucco di studiare dormendo sta nel convincere il cervello durante lo stato di sonno a costruire rapidamente una serie di ricordi. Qualunque cosa tu abbia bisogno di memorizzare in fretta, quindi invece di cementare lentamente i ricordi nel corso dei mesi, come normalmente farebbe un diligente studente in preparazione ad un esame. Anche se pensiamo che se stai leggendo questo articolo tanto diligente forse non sei…

Esperimento della Northwestern University di Chicago

Nel nuovo studio universitario, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, sono stati coinvolti degli individui a cui sono stati dati diagrammi. Questi mostravano come suonare due semplici melodie al pianoforte, ognuna delle quali lunga 12 note. Hanno trascorso la stessa quantità di tempo a suonare ogni melodia, poi hanno fatto un pisolino di 90 minuti.

Mentre dormivano, una delle melodie veniva suonata tranquillamente ripetuta per quattro minuti. Di conseguenza, al risveglio, i partecipanti allo studio hanno potuto ripetere la stessa melodia meglio rispetto a chi non l’aveva ascoltata mentre dormiva. Con uno scarto del 4%; un significativo aumento di memoria, considerando che consisteva in soli 94 minuti di “apprendimento onirico”. 4 minuti di melodia e 90 minuti di sonno.

Riattivazione cerebrale nel sonno

L’esperimento è pensato per influenzare il processo di consolidamento della memoria naturale che dura normalmente settimane o mesi. Il motivo per il quale è sempre bene avere un piano di studi preciso. Le scansioni EEG del cervello dei partecipanti allo studio del sonno hanno rivelato l’attività del fuso del sonno; un tipo di onda cerebrale pensata per essere associata all’elaborazione della memoria. Questo perché si sviluppa nella parte del cervello associata alle abilità motorie manuali e all’apprendimento di canzoni negli uccelli canori e negli umani.

Più tempo trascorre chi dorme in fase di sonno ad onde lente, durante la quale si ha questa attività del fuso, maggiore è la differenza tra la loro accuratezza nel suonare la melodia, senza vederla, ossia maggiore capacità di memorizzare la melodia. Ciò suggerisce che anche un breve sonno stava influenzando il processo di consolidamento della memoria che tradizionalmente avviene durante il riposo.

Dormire aiuta a studiare, ma

Chiaramente, appoggiare il tuo libro di testo vicino alla tua testa mentre dormi non servirà a nulla. Neppure registrare la nostra voce e riascoltarla mentre riposiamo è inutile. Anche se la memoria è legata a uno specifico suono, sembra che il suono possa solo riattivare e rafforzare le informazioni precedentemente apprese. Ma di certo non può farci apprendere nulla. È plausibile che questo effetto aiuterebbe a rafforzare i ricordi, ma non certo a crearli.

Per questo, dormire studiando, studiare dormendo, imparare mentre si dorme e simili, sono sinonimi per dire che si può consolidare l’apprendimento mentre dormiamo. Ma niente più!

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Fonti:

Medical News Today

https://www.medicalnewstoday.com/articles/321161.php

LiveScience

 https://www.livescience.com/34048-sleep-learning.html

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