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“La mia amica mi ha detto che il materasso in memory è comodo, ma che scalda molto e fa sudare!”. Questa frase viene pronunciata un grandissimo numero di volte quando si parla di materassi in memory. E in quel momento, come gocce di pioggia, arrivano tutte le opinioni di nonne, zie, cognate e suocere. Meglio il materasso di lana, meglio il lattice, le molle e poi di nuovo il materasso in memory. In un circolo di pettegolezzi e credenze comuni infinito, che non risponde alla domanda: il materasso in memory scalda?

La schiuma di memory

Il nome memory è quello più diffuso (assieme a schiuma di memory), nel parlato comune, per indicare il memory foam; ossia la schiuma di poliuretano viscoelastica. Di questo materiale abbiamo parlato (e parleremo) molte volte. Per adesso ci limitiamo a ricordare che è una schiume sintetica termosensibile ed ecocompatibile. Cosa vogliono dire questi due termini, molto semplice: ecocompatibile vuol dire che il materiale, pur non essendo naturale, è realizzato nel rispetto dell’ambiente, senza l’utilizzo di sostanze tossiche e senza il rilascio di inquinanti. Termosensibile vuol dire che reagisce al calore, in questo modo più si scalda più diventa soffice, più è fredda più si irrigidisce.

Comunque di buona fattura, che lamenta questa problema, concentrati soprattutto nelle regioni più calde del nostro paese. Questo vuol dire che il materasso in memory è poco adatto a chi vive in riva al mare o a chi riesce a restare in maniche corte tutto l’anno? Assolutamente no! Infatti prendendo i dovuti accorgimenti è possibile ridurre al minimo il problema.

Di conseguenza un materiale che reagisce al calore è naturale che, se non realizzato con la dovuta cura e attenzione, possa far percepire una poco gradevole sensazione di caldo eccessivo. Il problema era più frequente con le vecchie tipologie di schiume poliuretaniche viscoelastiche. Oggi è limitato a quelle di qualità mediocre e ai prodotti più economici. Ciononostante esiste comunque una minoranza di utilizzatori di materassi in memory.

 

Il memory che non scalda

Come è possibile far sì che un prodotto che reagisce al calore non scaldi? Ci sono diverse soluzioni. La più utilizzata prevede che la struttura cellulare, ossia l’insieme delle particelle che compongono la schiuma di poliuretano, sia aperta, ossia in grado di lasciar passare le molecole dell’aria, facendo “respirare” il memory foam. Un’altra soluzione è quella, più spartana, di utilizzare del memory foam forato, che aumenta l’efficacia della struttura cellulare aperta. Tuttavia anche con questi accorgimenti c’è un rimasuglio di clienti che afferma di percepire ancora il problema.

Per questo motivo è stato sviluppato dai ricercatori “I-FO@M THERMO”, un tipo di schiuma poliuretanica che sfrutta le microcapsule per mantenere costante la temperatura all’interno del nostro letto, evitando che questa si alzi o si abbassi troppo. Le microcapsule reagiscono al calore in modo indipendente e in un materasso ce ne sono migliaia. in questo modo esso sarà tiepido d’inverno e fresco d’estate. Il risultato si vede e si sente: la percentuale di clienti soddisfatti dopo l’acquisto di un materasso realizzato con memory foam termico è inarrivabile, circa 99% (sulla stima di 150 acquisti, 149 si sono dichiarati soddisfatti). I materassi in memory con questo accorgimento sono tra i prodotti più graditi in assoluto del nostro catalogo.

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