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Ogni giorno nascono diverse professioni nuove, l’inventiva in questo senso non manca mai. Quindi tra tutti i nomi anglofoni che queste hanno non fa ormai più senso sentirne uno nuovo. Questo è lo “sleepinfluencer“, il profilo professionale di chi è pagato per dormire al lavoro.

Una nuova vecchia iniziativa, lo sleepinfluencer

Sleepinfluencer certamente è una parola che per buona parte di voi viene letta la prima volta in questo articolo. In realtà l’idea base non è così recente come si può pensare. Come esiste il bisogno di un pilota collaudatore per ogni casa automobilistica, anche i materassi necessitano di un collaudo.

Il primo nome del collaudatore di materassi si chiamava “snoozetern“, ossia un dipendente che doveva provare i materassi dormendo sui prototipi, per poi stilare una relazione completa e pubblicizzare il prodotto al meglio. Tutto questo logicamente dietro retribuzione con orari di lavoro ben precisi.

Cosa deve fare uno sleepinfluencer

Logicamente essere pagati per dormire al lavoro può sembrare attraente, per molti, tuttavia il lavoro non consiste solo in quello. Infatti oltre a testare letti, materassi e reti a doghe. Vanno stilate relazioni e recensioni complete e dettagliate, argomentate correttamente.

Testare i materassi non serve solo a chi produce, ma anche, ad esempio, per coloro che lavorano nel settore alberghiero. Ad esempio provando a dormire in diverse stanze, su diversi letti, con diversi tipi di illuminazione, riscaldamento e alimentazione (infatti il cibo influisce sul nostro riposo).

Occorre sensibilità e professionalità

Per chi produce, come “Materassiedoghe”, non è insolito fare dei test su di un nuovo prodotto, seguiti da un gruppo di ricercatori che si occupano di monitorare una serie di parametri del tester; alcuni sono la respirazione, la temperatura corporea e i movimenti notturni.

Occorre poi che chi prova i materassi sia una persona con: struttura corporea media; in buona salute e con una spiccata capacità tattile. Così da poter dare dei feedback fruibili al miglioramento prodotto. Oppure, un altra categoria di collaudatore di materassi può essere colui che è affetto da una particolare patologia che può incidere sul riposo e/o essere risolta con un buon sistema letto.

Dormire a lavoro in altri casi

Le aziende leader della comunicazione mondiale, come Google o Facebook, si dimostrano sempre un passo avanti per quanto riguarda il rendimento dei dipendenti sul posto di lavoro. Non a caso celebri sono le immagini di uffici costruiti come se fossero dei bar o delle sale lettura.

Sempre in linea a questa politica, mirata a stimolare la creatività dei dipendenti, non è insolito in grandi aziende che sia concessa una pausa siesta (scopri cos’è la siesta leggendo qui). Per questo scopo sono state concepite apposite sedie, poltrone o spazi dove è possibile addormentarsi durante l’orario di lavoro. In questo modo è possibile rilassarsi durante l’orario di lavoro, ma anche pubblicizzarsi come un’azienda all’avanguardia.

In Italia parole come sleepinfluencer o dormire a lavoro sembrano uno scherzo ben pensato per lavorare meno. Per questo nel Belpaese una professione tale trova ancora qualche attrito a differenza di altri stati, come gli USA. Secondo voi è possibile dormire mentre si lavora?

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