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Obiettivo aziendale di “Materassiedoghe” è quello di fornire ai suoi clienti una vita migliore attraverso un salutare riposo. Per raggiungere questo obiettivo è importante che i nostri materassi siano realizzati con materiali di altissima qualità, soprattutto il memory foam a struttura cellulare aperta. (Nella foto accanto la struttura aperta è quella a sinistra).

Memory foam e poliuretano

Lo abbiamo già illustrato diverse volte, memory foam è il nome inglese della schiuma poliuretanica viscoelastica termosensibile. Ossia di una schiuma di poliuretano morbida ed elastica che si modella in base alla sua temperatura (per scoprire la storia del memory foam leggi qui).

Alla base del memory foam c’è la molecola del poliuretano; una molecola chimica a base di azoto, carbonio e ossigeno, che vanno a formare un polimero. Il memory foam è una schiuma del poliuretano, che si ottiene mischiando con esso acqua e carburi ad una miscela di poliuretano. Si può quindi dire che il memory foam sia un materiale a base acquosa.

Siamo sicuri che se avete letto fin qui vi starete preoccupando di tossicità ed inquinamento, tuttavia è bene ricordare che buona parte delle schiume poliuretaniche prodotte al giorno d’oggi sono ecocompatibili.

Come si ottiene il memory foam a struttura cellulare aperta

Per ottenere il memory foam, oggi, si miscelano tre molecole: un poliolo (solitamente un poliestere), un di-isocianato (molecola caratterizzata da due gruppi NCO, azoto, carbonio e ossigeno) e l’acqua. La reazione tra questi tre elementi produce una schiuma che ingloba aria e aumenta di volume; lievitando come il pane.

Al microscopio, inizialmente, la schiuma ha una struttura simile ad un ammasso di bolle coese. Questa schiuma di poliuretano aperta viene poi inserita in alcuni stampi, dove viene poi insufflato del gas, o dell’aria, permettendo alla miscela di arricchirsi e gonfiarsi. Il gas permette al composto poliuretanico di “lievitare” come se fosse pane; ragion per cui tanto più a lungo dura questa fase, quanto più sarà morbido e traspirante il memory foam.

Il memory “lievita” come se fosse pane

Un memory foam a struttura cellulare aperta viene quindi lasciato a riposo per svariate ore, in questo modo, si può passare dalla struttura cellulare chiusa a quella aperta. In pratica si può dire che la schiuma di poliuretano è molto simile all’impasto per la pizza o per i dolci. Quanto più viene lasciato riposare, tanto più la struttura cellulare aperta sarà traspirante e soffice.

Da notare bene, esiste un lasso temporale massimo e un’elasticità massima che una schiuma di poliuretano a struttura cellulare aperta può raggiungere prima di cedere. Infatti, al suo interno, il memory foam assomiglia ad una fitta trama di ragnatele. Se vi entra troppa aria, o gas, queste possono diventare troppo sottili, assottigliandosi e cedendo; il tempo varia in base agli additivi usati nella reazione chimica.

La consistenza della schiuma di memory

Abbiamo già parlato in un nostro articolo più vecchio (che potete leggere qui) del fatto che il memory foam a struttura cellulare aperta è più traspirante del memory a struttura cellulare chiusa. Ma a livello di morbidezza e consistenza, cambia qualcosa?

Anche in questo caso tutto dipende dagli additivi utilizzati nella preparazione della schiuma. Solitamente, il memory foam a struttura cellulare aperta è, per sua caratteristica intrinseca, solitamente più soffice di quello a struttura cellulare chiusa. Più elastico e più reattivo. Infatti la forza necessaria per modificarne la forma da impiegarsi è minore, allo stesso modo il tempo in cui ritorna alla sua forma originaria è piuttosto breve.

Per queste sue caratteristiche però, se di bassa qualità, il memory foam a struttura cellulare aperta, specie se di bassa qualità, tende a deperire più rapidamente rispetto a quello a struttura cellulare chiusa. Allo stesso modo, in alcuni casi, rischia di essere troppo morbido. Mancando quindi al corpo il sostegno necessario.

MyMemory, una tipologia di memory a struttura cellulare aperta

“Materassiedoghe” è da anni attiva nel settore della produzione di materassi; cercando per prima una miscela a base acquosa, arricchita con additivi che permettessero al memory a struttura cellulare aperta di dare la morbidezza necessaria ad un buon riposo, senza i lati negativi della bassa resistenza nel tempo e della mancanza di sostegno.

Da questa ricerca nasce “MyMemory“, che è un memory foam con struttura cellulare aperta che si presta ad essere arricchito facilmente con gel rinfrescanti; oppure con molecole cerose di materiali a cambiamento di fase. Ma non solo, la resistenza e la capacità di sostegno di “MyMemory” son date da una particolare attenzione alle tempistiche di miscelazione, oltre che ovviamente all’attenzione nei rapporti stechiometrici delle varie molecole.

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